Se c’è un luogo che incarna la magia e l’essenza del Golfo Lunato vastese, quel luogo è indubbiamente il pontile.
Un vero simbolo vastese che si estende verso il mare come un abbraccio proteso, regalandoci una vista mozzafiato sulla costa e sulla splendida città che si erge sulle colline circostanti.
Ma dietro la sua maestosità si celano controversie e segreti che aggiungono un’aura di mistero.
Sebbene oggi sia una meta perfetta per romantiche passeggiate sospese tra cielo e mare, il pontile aveva un tempo un’anima diversa.
Un’epoca in cui era un punto di riferimento fondamentale per le imbarcazioni da pesca, un luogo di lavoro e scambio di merci.
Con un salto nel passato avremmo visto un pontile di legno che si estendeva lungo la costa, servendo come collegamento essenziale tra navi e banchine.
Tuttavia, il vento del cambiamento ha soffiato e l’evoluzione è stata inevitabile.
Il 1948 ha portato con sé la costruzione del mercato del pesce, che è diventato un luogo di vita e di passione per il mondo ittico.
Ma con la realizzazione del Porto di Vasto il pontile ha perso piano piano la sua funzione trasformandosi sempre più in attrazione turistica.
E così nel 1998 il vecchio, ormai pericolante, ha lasciato spazio ad uno nuovo pontile (l’attuale) costruito con maestria e cura che ha segnato decisamente un nuovo capitolo nella storia del luogo.
Oggi, il pontile è molto più di una semplice struttura.
È un’icona turistica che ammalia i visitatori con il suo fascino senza tempo.
I suoi 64 metri di lunghezza e 2 metri e mezzo di larghezza offrono una piattaforma spaziosa, un invito a fermarsi e a contemplare la bellezza di Vasto da una prospettiva unica.
E non possiamo dimenticare l’influenza che il pontile ha avuto sulla cultura locale, ispirando versi e poesie, tra cui l’apprezzata opera di Fernando D’annunzio, un poeta vastese, dal titolo “Da sopr’ a la bbanghéine“.
In definitiva, il pontile di Vasto è molto più di un semplice molo.
È una cronaca vivente di una città, una testimonianza delle sue trasformazioni e delle sue passioni.
Ogni passo su questa struttura è un passo nella storia e nel cuore di Vasto, un’esperienza che ci ricorda l’eterna danza tra uomo e mare.